Alan Cromer. L'eresia della scienza. Cortina, 1996, Milano.

Riassunto

Prefazione. 

Non è facile distinguere il mondo interno dei pensieri e delle percezioni soggettive dal mondo esterno degli oggetti e dei fatti. Teoria (scientifica) è "un insieme di enunciati logicamente coerenti e validati scientificamente finalizzati alla spiegazione dei fenomeni". Tecnologia ha a che fare con l'agire, con gli interventi pianificati, la manipolazione del mondo circostante anche a fini conoscitivi (c’è ricorsività tra scienza e tecnologia). Fu la Grecia che sostituì ai dogmi privati la discussione pubblica, a preparare il terreno per il metodo scientifico sviluppando i concetti di oggettività e di ragionamento deduttivo (dal 6' secolo a.C. al 1500 la matematica e l'astronomia greca restano insuperate). 

Basi della scienza 

Nell'Europa del tardo Medio-evo, con un sistema politico decentrato, una classe di mercanti prospera e indipendente, insieme con un sistema educativo stabile che utilizzava il ragionamento deduttivo astratto, posero le condizioni per il suo sviluppo. In aggiunta, con la scoperta della stampa, aumentò l'entità delle interazioni tra le persone di cultura. (Le tradizioni profetiche del Vecchio e del Nuovo testamento equiparano la conoscenza alla credenza). 

Sviluppo della scienza 

Einstein: “Nessuna teoria fisica potrebbe avere in sorte un destino più benigno che quello di indicare la strada per la costruzione di una teoria più ampia, in cui essa continua a vivere come caso limite". In altri termini, in discipline scientifiche sufficientemente mature, le teorie successive devono implicare la verità approssimata delle teorie precedenti in circostanze da esse specificate. Le nuove teorie possono abbracciare quelle vecchie senza distruggerle. Per caratterizzare l'homo sapiens l'aggettivo più adatto non è intelligente, ma educabile. 

 1 Aspetti della scienza 

Il pensiero scientifico, che è oggettivo e analitico va contro le tendenze del pensiero umano tradizionale che è associativo e soggettivo. E' difficile oggi rendersi conto dell'entusiasmo e dell'eccitazione provocati dal volo dei fratelli Montgolfier sul pallone aerostatico nel 1783 e della fiducia con cui si guardava alle promesse della scienza e della tecnologia per raggiungere i traguardi più desiderabili nelle condizioni dell'umanità. Gli anni 80 del 700 segnarono lo spartiacque tra passato e presente. Assistettero al volo umano sul pallone aerostatico dei fratelli Montgolfier (1783), alla scoperta del motore a vapore di Watt, alla nascita della chimica moderna con Lavoisier che sostituì agli elementi aristotelici (aria acqua terra e fuoco) gli elementi chimici (1783) e al vaccino contro il vaiolo di Jenner. Nel campo della politica ci fu la costituzione degli USA e la rivoluzione francese. Nel campo della moda si abbandonarono le parrucche, la spada e le giacche damascate per un abbigliamento più sobrio. A partire da quegli anni la cultura umana è stata guidata dalla scienza e dalla tecnologia, tanto che le nostre abitudini di vita differiscono da quelle del 18' secolo più di quanto queste ultime differissero da quelle dell'epoca dei Faraoni. Nonostante ciò che dice Kuhn ci troviamo senza una rivoluzione scientifica negli ultimi 150 anni (da Darwin in poi). La scienza è cumulativa, non rivoluzionaria nella sua struttura. Il principio di Archimede della spinta idrostatica viene ancora oggi insegnato come 2300 anni fa al momento della sua formulazione. La relatività e la meccanica quantistica incorporano la meccanica newtoniana per produrre teorie di portata e validità più ampia. Le teorie future possono solo ampliare il campo ed estendere la portata della nostra conoscenza senza sovvertirla. Siamo progrediti nella scienza e nella tecnica, ma non così nell'ambito dell'etica e della politica. Scienza è la credenza eretica secondo la quale la verità sulla natura reale delle cose può essere trovata studiando le cose stesse attraverso il metodo scientifico. 

2 Mente e magia. Secondo Piaget la capacità di elaborazione delle informazioni emerge attraverso stadi progressivi: a) stadio senso-motorio: il bambino non distingue il sé da ciò che lo circonda, tra il volere e l'ottenere b) stadio pre-operatorio: il bambino non distingue tra i suoi pensieri e quelli degli altri. Crede che i suoi pensieri abbiano la capacità di determinare ciò che accade agli altri. L'animismo è l'attribuzione di aspetti del sé ad oggetti ed eventi, è la credenza che lo spirito animi tutte le cose, animate ed inanimate. c) stadio delle operazioni concrete d) nello stadio delle operazioni formali non si distinguono le idee dalla realtà. La religione è uno sviluppo dello Stato gerarchico che apparve in medio oriente circa 10000 anni fa. L'animismo cedette il passo al culto della divinità con attributi che assomigliavano molto a quelli di colui che governava. Recentemente si è fatto strada il concetto della possibile esistenza di causalità senza prevedibilità anche in sistemi meccanici abbastanza semplici per il fatto cha anche minimi cambiamenti in un  dato istante possono generare grandi cambiamenti in seguito: questi sistemi sono definiti caotici. Si veda il caso del "doppio pendolo". Fino a piccoli movimenti del braccio superiore il moto è completamente prevedibile e segue le leggi di Newton. Se viene sollevato più in alto, però, il moto diventa imprevedibile. L'evoluzione biologica va considerata in modo analogo. Se la storia dovesse svolgersi di nuovo è improbabile che gli stessi gruppi sopravviverebbero perché la storia, così come il doppio pendolo, non si ripete mai. NDR l'assenza di prevedibilità non svaluta la scienza. Il principio di indeterminazione di Heisenberg nella meccanica quantistica afferma che le quantità sono soggette a distribuzioni di probabilità. Detto altrimenti, se eseguiamo un esperimento moltissime volte, troveremo che i risultati non sono sempre gli stessi, ma distribuiti secondo una certa legge che la disciplina predice con precisione. 

3 Dalle scimmie all'agricoltura. 

L'origine della specie è stato il libro più influente dopo i principia di Newton. Presenta 2 tesi: a) la prima è il principio dell'evoluzione secondo cui ogni specie esistente non è stata creata separatamente, ma discende da una qualche specie preesistente, in una sequenza graduata. b) La seconda tesi è il principio della selezione naturale secondo cui le variazioni originate dalle mutazioni (ma ci sono anche altri meccanismi) vengono selezionate dall'ambiente in modo che sopravvivano solo gli organismi più adatti. Darwin fu influenzato in questo dalle idee di Malthus (economista) sulla pressione demografica (crescita geometrica della popolazione ed aritmetica delle risorse). La comprensione dei meccanismi della variazione delle caratteristiche naturali fu possibile dopo con la teoria genetica di Mendel e la scoperta delle sue basi molecolari (DNA 1953). Il risultato dell'evoluzione è essenzialmente casuale, esula dall'evoluzione la nozione di progresso. La selezione riguarda la sopravvivenza, non lo sviluppo di forme complesse! Fu un caso che condusse 65 milioni di anni fa alla precipitazione di un asteroide nella penisola dello Yukatan, che portò all'estinzione dei dinosauri e allo sviluppo dei mammiferi. In media una specie di vertebrati ha un'esistenza tra i 2 e i 5 milioni di anni. L'estinzione delle specie è necessaria per l'evoluzione tanto quanto la morte lo è per la vita. Dopo che il clima in Africa si fece più arido, le foreste si ritirarono e lasciarono spazio alle praterie (le graminacee hanno proprietà di maggiore resistenza) , alle savane abitate dai grandi ungulati, minacciati dai predatori carnivori. In questo ambiente comparvero i primi ominidi alcuni milioni di anni fa. Nella maggior parte dei mammiferi i maschi sono più grossi delle femmine per poter vincere contro altri maschi nell'accesso alle femmine. La differenza di dimensioni è più accentuata nelle specie poligine che in quelle monogame. Anche la specie di homo sapiens è poligine. A causa della pressione di carnivori e di altri ominidi la cooperazione divenne un carattere vantaggioso per la sopravvivenza. La memoria a lungo termine è praticamente illimitata. Molto più ridotta la memoria di lavoro che usiamo quando elaboriamo le informazioni che vengono dal mondo esterno e dalla memoria a lungo termine. Si dice che la memoria di lavoro degli esseri umani abbia una capacità di circa 6 chunk (sono pacchetti di simboli + o - complessi che richiedono solo il ricordo di un singolo elemento per poter essere recuperati). Solo con l'invenzione della scrittura, circa 5000 anni fa, l'uomo poté superare le limitazioni della sua memoria di lavoro (vedi calcoli). Il potenziale della mente umana può essere valorizzato tramite l'esperienza (esercizio) e l'educazione (istruzione). Esercizio e istruzione sono processi più strutturati. Gradualmente l'economia degli ominidi prima basata sul foraggiamento, si trasformò in un'economia di caccia e raccolta. Nel primo caso il gruppo si sposta unito e ogni individuo si nutre di ciò che trova (vegetali e carogne). Nel secondo caso si differenziano i ruoli tra maschi e femmine. E' una differenziazione che implica un'organizzazione sociale più complessa. I maschi ritornano dopo aver lasciato le femmine che accudiscono la prole e raccolgono le piante commestibili. Le femmine diventano più dipendenti dal maschio per il cibo. Aumenta la competizione tra esse, vengono avvantaggiate quelle la cui ricettività sessuale non dipende dal ciclo estrale. La sessualità umana nasce come risposta all'invenzione di un nuovo tipo di economia, quella della caccia e della raccolta. NB L'evoluzione è dipendente oltre che dall'ambiente dalla cultura!! L'homo erectus è il primo ominide a lasciare l'Africa, si sposta di circa 15 KM ogni 100 anni. In 7000 anni passa dalla Tanzania a Giava. Il DNA mitocondriale che si trasmette alla progenie attraverso la cellula uovo della femmina (il maschio trasmette solo il DNA dei cromosomi dello spermatozoo) in assenza di mutazioni sarebbe uguale per tutti gli uomini. La sua variabilità è correlata al tempo e, dato che la sua maggiore variabilità si trova nell'Africa subsahariana, è qui che è nato homo sapeins. L'homo sapiens si organizza in tribù così come avevano fatto gli ominidi 3 milioni di anni prima. Le migrazioni e le guerre sono state un fenomeno universale tra gli uomini, perlomeno negli ultimi 5000 anni. Ciò sembra in contrasto con l'idea di controllo dell'aggressività. Il paradosso è che la guerra richiede un alto grado di coesione interna per poter scaricare tutta la distruttività aggressiva all'esterno. Gli uomini devono cooperare per raggiungere il potere distruttivo necessario per una guerra organizzata (vedi come viene giustificata la guerra: non sono umani...) Le bande di strada e la violenza urbana indicano quanto vicini alla superficie siano le forma primitive di aggressività maschile. Oggi si tende a spostare gli impulsi della rivalità maschile dall'aggressività fisica a quella economica ed atletica. La cooperazione per formare eserciti ha preceduto quella finalizzata a costruire le città. Il nomadismo è una caratteristica della specie umana (mobilità). La mobilità trasporta beni, idee e geni da un luogo all'altro. Quando il clima si fece più caldo al termine del periodo glaciale i branchi diminuirono. Alcuni gruppi cominciarono a difendere piccoli branchi di bisonti dagli altri predatori e cacciatori. Si aggiunse, così, alla caccia e alla raccolta, l'allevamento. Richiese un certo grado di disciplina sociale e lungimiranza per non uccidere più bestie di quante se ne potevano riprodurre. L'addomesticamento del bestiame offriva nuovi stimoli per la guerra perché gli uomini avevano così qualcosa d'altro da razziare oltre alle donne. Subentrò l'esigenza di una difesa continua e di un'organizzazione sociale gerarchica sempre più complessa. A Gerico, in Cisgiordania, nella Mezzaluna Fertile, si ha un esempio dei progressi legati all'agricoltura, circa nell'8000 a. C. i guerrieri delle comunità di allevatori incominciarono a prendere prigionieri e fare schiavi i loro nemici per costruire le loro fortificazioni difensive. Quando gli schiavi furono così numerosi da non poter essere nutriti con le attività precedenti furono irrigate delle zone aride e inventata l'agricoltura. Si passò, così, dall'addomesticamento degli animali a quello degli uomini. Gli schiavi erano dipendenti nei confronti dei loro padroni così come questi ultimi nei confronti di un'economia basata sulla schiavitù. Le principali coltivazioni si basavano sull'impiego di semi delle famiglie delle graminacee. Frumento e orzo in medio oriente, miglio e riso in Cina; mais nelle Americhe. L'agricoltura nacque per una dura necessità.

 4' Profeti e poeti. 

Le culture avanzate e tutte le attività che le vivificano richiedono un complesso di requisiti. Non possono vivere nell'isolamento. Ad esempio, la discussione richiede il riconoscimento di altre menti razionali oltre alla propria, l'accettazione del discorso come alternativa alla forza, l'apprendimento dei principi di persuasione attraverso la discussione. La civiltà greca ha consentito lo sviluppo del pensiero oggettivo attraverso l'istituzione dell'assemblea dove uomini liberi imparano a persuadersi reciprocamente attraverso argomentazioni razionali. (Interessante l'ipotesi che l'ebraismo provenga dalle pratiche di monolatria di tribù nomadi del deserto. Monolatria come proiezione soprannaturale di un sistema tribale patriarcale, per cui un Dio assicura la sua protezione a un popolo eletto in cambio della sua devozione). Per ebraismo, cristianesimo, islamismo la teoria dei fondamenti della conoscenza deriva dall'Antico Testamento: tutta la conoscenza proviene da Dio ed è rivelata agli uomini attraverso i profeti. Possiamo ragionare sulla cultura greca e su quella ebraica a partire da Omero e dalla Bibbia, i testi che ci consentono di studiare le radici dei 2 popoli. Concezione di Dio. Mentre nell'Antico Testamento è visto dal basso con soggezione riverenziale, Omero sembra guardare gli dei dall'alto. Il concetto di dei limitati è estraneo alla tradizione giudaico-cristiana, ma è del tutto logico. Fornisce, infatti, ampie possibilità di sfogo alla loro propensione a cercare aiuto nel soprannaturale e offre una spiegazione al fatto che il soprannaturale non soddisfi i loro bisogni.

 5 Teoremi e pianeti. 

Da circa 2000 anni si insegna agli studenti la geometria affinché sviluppino la capacità di pensare in astratto. Si tratta di dedurre logicamente degli enunciati veritieri partendo da definizioni, assiomi, postulati... Pitagora (500 aC) ha impostato la geometria sulla base solida di teoremi dimostrati attraverso deduzioni logiche da definizioni, postulati ed assiomi. Euclide, circa 200 anni dopo (300 a. C.) sistematizzò i risultati in un tutto organico. Numeri irrazionali: come radice di 2 (1,414213...(che è rappresentato da una sequenza infinita di cifre e non periodica. Quindi ci sono lunghezze che non possono essere misurate esattamente qualunque sia la precisione dello strumento di misurazione. Numero razionale: è invece qualunque numero che possa essere scritto come frazione di 2 numeri interi Algebra: si occupa di problemi in cui occorre trovare un numero sconosciuto che soddisfi certe condizioni date. Aristarco 300a.C. modello eliocentrico Modelli geocentrici: Ipparco 150 a. C. Tolomeo 150 d. C. 476 dC caduta di Roma da parte dei goti di Odoacre 622 fuga di Maometto dalla Mecca a Medina...durò per più di 400 anni l'egemonia araba.. proibizione islamica nei confronti della dissezione.. 

6 Santoni e burocrati. 

Quali sono gli elementi chiave nella crescita della scienza sui quali c'è accordo unanime? 1) Il lavoro svolto da Copernico, Galileo e Newton nel XVI e XVII secolo creò quel nuovo ordine intellettuale che chiamiamo scienza 2) Questo processo europeo fu stimolato direttamente dalle opere degli antichi matematici (Pitagora, Euclide) e astronomi (Ipparco, Tolomeo) e filosofi naturali greci (..). Lo sviluppo della scienza occidentale si è basato su 2 grandi realizzazioni: 1) l'invenzione del sistema della logica formale (con la geometria euclidea) da parte dei filosofi greci 2) la scoperta della possibilità di individuare relazioni causali mediante la sperimentazione sistematica (durante il Rinascimento). L'India ha una tradizione di pensiero speculativo religioso che parte almeno dal 2000 aC. La conoscenza dei Veda e delle Upanisad è una conoscenza mistica (misticismo: esperienza diretta, intima del divino). La civiltà indiana mostra come la scienza non sia affatto l'esito inevitabile di una profonda elaborazione filosofica. (Il sistema numerico degli indiani era decimale. La divisione del cerchio in 360 gradi e del grado in 60 minuti era greco-babilonese). L'India non ha sviluppato una tradizione scientifica per la sua inclinazione a sacralizzare ciò che è secolare, al contrario dei greci che tendevano a secolarizzare ciò che è sacro. Inoltre, il sapere era controllato da una casta religiosa obbligata da tempo immemorabile a mantenere intatta l'ortodossia, per cui la società non aveva posto per lo scetticismo e per l'aperta speculazione, necessari entrambi alla scienza. In Cina Confucio visse 90 anni prima di Socrate. Il confucianesimo, privo di superstizione e misticismo, sembrava fornire le basi ideali su cui costruire la scienza. Ma la dottrina sociale di Confucio scivola nell'autoritarismo. La burocrazia dei mandarini soffocò le innovazioni e la creatività e la nascita di una classe mercantile che avrebbe potuto offuscare il suo potere. Essa, al contrario, incoraggiò l'etnocentrismo e l'isolamento. 

7 Città e università.

 La cosmologia di Dante è una semplificazione del sistema geocentrico di Aristotele. L'universo era sferico. La terra era al centro perché terra e acqua si muovono naturalmente verso il centro. La terra è un globo fisso al centro di un sistema che contiene 9 sfere concentriche ruotanti. Tutte le stelle fisse sono nell'8' sfera. La nona è il "primum mobile" che non ha stelle o pianeti ma ruota attorno alla terra ogni 24 ore. Oltre il "primum mobile" c'è un'ultima sfera, l'Empireo che è fisso ed è dimora di Dio. In Europa lo sviluppo delle monarchie assolute durante il XVII e XVIII secolo fu un periodo anomalo nella storia che si concluse con una guerra civile in Inghilterra la rivoluzione in Francia. La norma era un alto grado di decentramento e autonomia locale in confronto, ad esempio, all'impero cinese e al mondo arabo che avevano amministrazioni fortemente centralizzate. Nel XIII secolo gli studiosi europei avevano ormai assorbito gran parte dell'essenza della scienza greca. Bacone (Oxford) insisteva sull'importanza dell'osservazione, la matematica, la sperimentazione. Nel XV secolo l'Europa evolveva da una società feudale a una capitalistica, stava passando da un'aristocrazia ereditaria ai mercanti e agli imprenditori di manifatture. Inizio della stampa: 1453. 31 ottobre 1517 è la data cui si fa risalire la riforma protestante. Affissione delle 95 tesi sulle porte del duomo di Wittemberg contro la vendita delle indulgenze e per rimettere la Bibbia al centro della fede dei cristiani. Ipotesi: è un'idea presa sperimentalmente allo scopo di condurre un'argomentazione Teoria: è un insieme di principi astratti, coerenti dal punto di vista logico, che spiegano un certo numero di fatti concreti. Sono le connessioni logiche tra i principi e i fatti che identificano una teoria come vera. Nessun elemento della teoria, non un solo fatto o un solo principio può essere cambiato senza creare una contraddizione che invalidi l'intero sistema. Sebbene possa essere impossibile dimostrare direttamente un principio in particolare della teoria, il principio viene convalidato dalla coerenza dell'intera struttura logica. La rivoluzione scientifica del XVI e XVII secolo fu anche dovuta a un sistema educativo stabile che forniva il canale per rimodellare il pensiero delle generazioni successive (scuola e università) e alla formazione di un gran numero di scienziati (e delle possibili relazioni tra loro). Ma come poteva un incremento quantitativo nel numero degli scienziati produrre un cambiamento qualitativo nell'approccio alla scienza? 

8 Scienza e non senso. 

E' difficile definire la scienza. La definizione dovrebbe essere in relazione con i suoi risultati o con i suoi metodi (la ricerca quantitativa e la sperimentazione) o con la sua metafisica (la credenza in una realtà oggettiva e nel principio di causa-effetto)? Che cosa la distingue dalla magia? Ziman (fisico britannico) la definisce così: "la scienza è la ricerca di un consenso su opinioni razionali tra tutti i ricercatori competenti". I risultati materiali offrono una prova empirica delle sue teorie. La matematica e la sperimentazione attraverso la logica formale forniscono potenti argomenti per convincere e persuadere. La metafisica della scienza fornisce un mondo pubblico sul quale possa esservi consenso. Quindi la scienza, come la politica in una democrazia, è un'attività sociale, un'impresa collettiva. La scienza è sorta grazie alle inclinazioni democratiche degli antichi greci. Sia la scienza sia la politica democratica devono appoggiarsi su argomentazioni capaci di convincere il loro pubblico. La realtà oggettiva può essere definita come insieme dei fatti sui quali il pubblico scientifico è d'accordo. Ziman la chiama "conoscenza pubblica". Certamente il consenso scientifico non può far diventare "vera" qualsiasi cosa. Ma, in genere, non può esserci consenso senza che ci sia qualcosa di vero. La conoscenza pubblica è la più grande di tutte le invenzioni umane perché rompe la barriera dell'egocentrismo che aveva imprigionato il genere umano durante tutta la sua esistenza. La scienza non mette al bando l'intuizione o la soggettività: si tratta, infatti, di componenti essenziali della natura umana. Alla scienza non interessa il modo in cui uno scienziato giunge ad avere un'idea: grazie ad un duro lavoro, in sogno o con l'aiuto di una cartomante. Alla scienza interessano, però, le prove che uno scienziato fornisce per sostenere la sua idea. C'è una rigida selezione di ciò che deve comparire su una rivista scientifica. 1) L'articolo si adegua agli standard correnti nella data disciplina? 2) L'autore è al corrente delle ultime scoperte e dei nuovi metodi? NB un articolo può sfidare le conoscenze precedenti, non ignorarle. 3) Ci sono errori evidenti da un punto di vista logico o metodologico? 4) Sono citati correttamente altri lavori attinenti? 5) L'articolo ha qualcosa di nuovo da dire? Anche nella scienza si può lottare per il predominio di un'idea rispetto all'altra, ma la scienza, come la democrazia parlamentare, dipende per la sua sopravvivenza da individui che sappiano subordinare il loro egocentrismo a un ideale superiore. Così come la democrazia non è possibile nella società nella quale i perdenti ricorrano alla violenza e alla guerriglia, la scienza non è possibile quando i ricercatori non riuscendo a fare accettare le loro idee, rompono con i loro colleghi per formare scuole rivali (omeopatie, pranoterapia, parapsicologia, psicanalisi..). Nella scienza l'onere della prova deve essere sempre a carico del credente. La scienza progredisce per incrementi successivi, è raro che si stravolga la conoscenza precedente con improvvisi lampi di genio, almeno in ambiti disciplinari sufficientemente maturi. La coerenza è il principio fondamentale del discorso razionale. La conoscenza scientifica risiede nel consenso dell'opinione informata. I 2 requisiti fondamentali per ottenere questo consenso sono: a) prove affidabili b) coerenza logica. L'accordo sociale su   cui si basa la scienza è uno sviluppo nuovo nella storia dell'umanità: è infatti una sorta di maturazione l'accantonamento dell'egocentrazione infantile e l'accettazione di una responsabilità comune per difendersi dalla fallibilità e dagli impatti di eventuali errori. 

9 Siamo soli? 

Lo sviluppo del pensiero scientifico sul nostro pianeta è il risultato (fortuito, imprevedibile) di particolari condizioni storiche, cioè di innumerevoli situazioni e circostanze locali. Il nostro sole è una stella della galassia della via Lattea che comprende circa cento miliardi di stelle. Nell'universo visibile ci sono circa cento miliardi di galassie di dimensioni simili. E' molto probabile che al momento la nostra sia la sola civiltà tecnologicamente avanzata della galassia. Ma dal momento che ci sono circa 100 miliardi di galassie nell'universo visibile possiamo essere sicuri che ci sia un ragguardevole numero di civiltà tecnologicamente avanzate nostre contemporanee anche se separate da noi da milioni di anni luce. Intelligenza è la capacità di acquisire, analizzare, agire secondo le informazioni che ci giungono dal mondo esterno. L'uomo è un animale sociale, i cui legami non dipendono dalle immutabili leggi della genetica, ma dalle regole e dalle usanze che noi stessi ci diamo. L'educazione è la caratteristica peculiare dell'umanità. Nessuna comunità ne è priva. Ma la civiltà moderna è unica nel richiedere un'educazione formale "alla greca" per tutti. La scienza ebbe origine grazie alle usanze democratiche della Grecia antica che sostituì ai dogmi privati la discussione pubblica.