Rosling H. Factfulness. Ed. Mondadori, MIlano, 2018
Riassunto
Introduzione
Abbiamo una visione iperdrammatica delle condizioni del mondo. Una visione che non corrisponde alla realtà dei fatti. Ad esempio, la povertà estrema si è dimezzata in questi ultimi 20 anni.
Questa percezione così distorta affligge quasi tutti. Non è una questione né di intelligenza né di cultura. Dipende da un errore sistematico, da una visione fortemente deformata della realtà, di cui questo saggio vuole chiarire le origini. Se così stanno le cose, come possono i politici, gli imprenditori, i cittadini comuni prendere le decisioni giuste in un mondo sempre più interdipendente?
E' di fondamentale importanza sostituire le reazioni istintive con un pensiero critico.
1 L'istinto della dicotomia, della polarizzazione, degli opposti estremismi
Dietro le statistiche c'è sempre una vita che palpita. Una bassa mortalità infantile implica tante cose... Le medie sono una semplificazione. Ma la statistica non si ferma ai valori centrali, calcola anche la dispersione attorno alla media, la distribuzione di frequenza dei vari intervalli di valore... E così ci offre un quadro più variegato e rispondente alla realtà.
Analizzando e interpretando bene i numeri ci accorgiamo di quanto sia distorta una visione dicotomica delle condizioni socio-economiche del mondo. Questa concezione poteva essere corretta fino agli anni 60. Da una parte c'erano i Paesi ricchi, dall'altra quelli poveri. Ma oggi questa visione è obsoleta. Non è più valida la classificazione binaria fatta da Paesi in via di sviluppo e Paesi sviluppati. La tentazione di dividere ogni fenomeno in 2 gruppi contrapposti, separati da un consistente divario, fa parte del nostro istinto di semplificazione, ma è profondamente sbagliata. Vediamo un divario là dove c'è una progressiva convergenza. Succede così anche perché nella nostra posizione privilegiata vediamo gli altri Paesi dall'alto e, da questa prospettiva, non ci rendiamo conto delle differenze abissali che esistono tra camminare a piedi nudi, pedalare in sella a una bicicletta o avere una moto. Ci sembrano tutti poveri allo stesso modo.
Oggi la maggior parte dei Paesi è collocata nel mezzo, sono Paesi a medio reddito, né poveri né ricchi. NDR Assomigliano all'Italia degli anni cinquanta.
La realtà non è polarizzata. Dei 7 miliardi della popolazione mondiale, 5 vivono nel mezzo, circa il 75%. 1 miliardo vive in Paesi poveri, 1 miliardo in Paesi ricchi. E anche in Paesi a basso reddito la situazione non è così tremenda. E' consolante sapere che il 60% delle bambine finisce la scuola primaria. La vita attesa è di 62 anni. Quasi tutti i bambini sono vaccinati. (ndr Deaton parla di convergenza sulla salute, non sul reddito). Pag 45-48 vengono presentate le modalità di vita tipiche delle 4 fasce di reddito scelte <2 2-8 >8 32 >32 classe aperta. C'è stata una evoluzione impressionante, tanto più se consideriamo che ai primi dell'800 l'85% della popolazione globale si trovava al livello a basso reddito. Oggi il 75% della popolazione mondiale si trova in Paesi a medio reddito e gode dello stesso tenore di vita di cui godevano gli abitanti dell'Europa e dell'America settentrionale negli anni 50. Meno del 15% è a un livello di basso reddito.
2 L'istinto o la tendenza alla negatività
Perché?
1 abbiamo una scarsa consapevolezza della storia, di come eravamo, anche solo nel 1950.
2 è facile che ci venga segnalato ciò che va male, difficile che venga segnalato ciò che va meglio, anche perché i miglioramenti tendono ad essere graduali
3 si ha la sensazione che riconoscere che le cose vanno meglio o non vanno così male significhi rassegnarsi alle tragedie che ci sono ancora nel mondo. Ad esempio, la povertà estrema si è quasi dimezzata negli ultimi 20 anni e oggi riguarda il 9% della popolazione mondiale. Nel 1800 circa l'85% della popolazione mondiale viveva a livello 1. Nel 1997 in India viveva in povertà estrema il 42% della popolazione; oggi il 12%. In Cina solo lo 0,7%!
NB Le stime, però, sono incerte sulla povertà estrema, ma cambiamenti così drastici non possono che rappresentare dei miglioramenti rispetto al passato. Nel 1800 l'attesa di vita era di 30 anni, non era migliorata rispetto all'antichità. Il 50% dei bambini moriva nel corso del 1' anno di vita, gli altri tra 50 e 70 anni. Oggi l'aspettativa di vita nel mondo è 72 anni. Nei Paesi a basso reddito è di 62 anni! Pag 72 per fare grafici bolle.
L'obbiettivo di un reddito superiore non è accumulare denaro. E quello di una vita più lunga non è acquisire una quantità supplementare di tempo. Lo scopo ultimo è di poter esercitare un controllo maggiore sulla propria esistenza, di non essere completamente succubi delle forze del caso.
Sono cruciali i miglioramenti nell'istruzione delle bambine. Le madri più istruite decidono di avere meno figli, li accudiscono meglio e investono maggiormente in tempo e denaro per la loro istruzione. NB Global burden of diseases
Un'altra cosa che ci sfugge: oggi la maggior parte dei Paesi migliora più rapidamente di quanto, ad esempio, abbia fatto la Svezia e anche ndr l'Italia: negli anni 50 erano Paesi a medio reddito.
NB abituarsi a prendere in considerazione contemporaneamente un livello di una variabile (che può essere grave) e una tendenza, una direzione (che può essere in miglioramento)
NB purtroppo un miglioramento graduale non fa notizia
Nb alcune volte le cattive notizie sono connesse non già a un peggioramento della realtà, ma a un miglior monitoraggio della sofferenza.
3 L'istinto della linea retta
Bisogna contrastare l'istinto della linea retta. Ad esempio, nel caso dell'epidemia di Ebola in Africa occidentale, il n di malati raddoppiava ogni 3 settimane. Si era di fronte a una crescita esponenziale. Cosa succede per quanto riguarda la tendenza demografica? Per fare previsioni il dato più importante è il numero futuro di nuovi nati, il 3 numero di figli che ogni donna avrà nel corso della sua vita riproduttiva. Gli esperti dell'Onu prevedono che nel 2100 ci saranno 2 miliardi di bambini tra 0 e 15 anni, lo stesso numero che esiste oggi. Quando fu inventata l'agricoltura, circa 10 anni fa, c'erano circa 5 milioni di persone. L'aumento è stato lento per circa 10000 anni perché solo nel 1800 si è raggiunto il miliardo. L'equilibrio era dovuto a un'alta mortalità tra la nascita e i 5 anni: 4 bimbi su 6 morivano. Non è, quindi, che si vivesse come si sente dire, in equilibrio con la natura, si moriva in equilibrio con essa. Nel 1930 siamo arrivati a 2 miliardi. Poi, in meno di un secolo, siamo passati a 7,5 miliardi. Abbiamo attraversato la cosiddetta transizione epidemiologica caratterizzata da una diminuita mortalità che precede la diminuzione della natalità. Nel 2100 si raggiungerà una condizione stabile, a un livello di circa 11 miliardi. Aumenteranno soprattutto gli adulti.
C'è una contrazione incredibile del numero di figli per donna a livello globale. Siamo passati da 5 nel 1965 a 2,5 nel 2017, nell'arco di 50 anni. Ciò che veramente sorprende è che, se si considera il numero dei figli per donna, resta costante sia nei Paesi a livello 2 che in quelli a livello 3 o 4: è sempre uguale a 2. A livello 1 si hanno ancora, mediamente, 5 figli per donna. Cosa significa tutto questo? Appena si esce dalla povertà estrema, appena migliora l'istruzione delle donne, la disponibilità di contraccettivi, si limita il numero dei figli per curarli di più e dare loro una migliore educazione.
IL grafico della proporzionalità diretta (linea retta) è quello dei livelli di reddito e anni di istruzione; oppure livelli di reddito e età delle spose o quantità di tempo libero...
Quando si ha a che fare con beni essenziali come frigoriferi, vaccinazioni, alfabetizzazione, la % di popolazione che se ne avvantaggia segue una curva ad S. Per il n di figli per donna in relazione al livello di reddito si ha una forma a scivolo. Quando si ha a che fare con beni in cui conta la dose si segue un andamento a gobba ( ad esempio la crescita di pomodori in relazione alla quantità di irrigazione); la carie e gli incidenti stradali mortali in relazione al reddito. Si ha, invece, una crescita esponenziale (di raddoppiamento) per reddito e distanza percorsa; reddito e CO2; quota di reddito spesa in trasporti e livello di reddito.
NB per comprendere un fenomeno dobbiamo comprendere la forma della sua curva.
4 L'istinto della paura
La paura rappresenta un ostacolo per il pensiero critico. La paura dei serpenti, dei ragni, dei precipizi, degli spazi angusti, delle piazze, dei topi è istintiva, ma poco funzionale, almeno per chi vive in Paesi a livello di reddito elevato.
Mai come oggi si ha l'impressione di vivere in un mondo pericoloso, eppure il mondo non è mai stato meno violento e più sicuro.
Ad esempio, le calamità naturali uccidono meno persone perché meno persone vivono a livello 1 (inondazioni, terremoti, tempeste, siccità, incendi...)
Nel 2015 in Nepal ci furono 9000 morti per il terremoto. Nei 10 gg in cui quelle immagini comparivano sugli schermi tv di tutto il mondo, morivano 9000 bambini a causa della diarrea, ma nessuno se ne accorse. Nel 2016 ci furono 40 milioni di voli aerei, solo 10 ebbero degli incidenti letali. Negli ultimi 70 anni volare è diventato 2100 volte più sicuro.
Guerre. La seconda guerra mondiale provocò 65 milioni di morti. Ancora oggi molte situazioni devono essere definite gravi, ma sono in via di miglioramento. Senza la pace non è possibile alcun progresso.
Nel 2011 il terremoto che colpì la centrale nucleare di Fukushima in Giappone, del 9' grado della scala Rickter che causò uno tsunami con onde di 40 m di altezza uccise circa 18000 persone lungo la costa. Gli abitanti fuggirono. Tra questi ci furono 1600 morti per al paura della radioattività.
Il DDT fu inventato negli anni 40. Negli anni 50 si dimostrò la sua presenza nella catena alimentare, raggiungendo pesci e uccelli. Si è manifestato il fenomeno della chemiofobia per cui si sopravvalutano i rischi e sottovalutano i benefici. Si ha paura delle sostanze chimiche. Si ha paura del terrorismo, anche se nei Paesi a livello 4 rappresenta un pericolo molto piccolo.
Non bisogna confondere ciò che ci spaventa con ciò che rappresenta un pericolo effettivo. Vedi distorsioni cognitive da eventi concentrati nel tempo e nello spazio o da eventi di cui non si conoscono ancora le cause (il caso passato dell'AIDS)
Es. NDR microplastiche: pervasività e incertezza sugli effetti a lungo termine.
NB rispondere alla domanda: quanto è pericoloso? Quanto è il mio grado di esposizione?
5 L'istinto del travisamento delle proporzioni, delle misure, delle dimensioni.
Per controllare questo istinto occorre dare alle cose la giusta proporzione.
Lavorando nell'ospedale di un'area del Mozambico, l'autore vedeva solo l'1,3% delle morti che si verificavano e di cui aveva, in qualche modo, la responsabilità. Non bisognava, perciò, investire altre risorse nell'ospedale, ma nella formazione di operatori sanitari dei villaggi, nelle vaccinazioni, nell'istruzione delle mamme e delle bambine. E' difficile per le persone parlare di risorse quando si tratta di salvare vite allungando la sopravvivenza.
Tuttavia la cosa più compassionevole è usare il cervello e studiare cosa fare per valorizzare al massimo le risorse che si hanno. Così come dietro alle statistiche bisogna guardare alle singole storie, anche dietro le singole storie bisogna guardare alle statistiche. Le une e le altre sono necessarie per leggere e interpretare correttamente la realtà.
Dal 1950 ad oggi siamo passati dal 15% di mortalità infantile al 3%. Es. di influenza suina all'inizio del 2009. Allarme ingiustificato, dato il tasso di mortalità.
Quando siamo di fronte a una lista, concentriamoci sulle priorità. Ricordare la regola 80/20: significa che il 20% delle voci è responsabile dell'80% del bilancio, delle morti, ....Es. oggi petrolio + carbone e gas producono oltre l'80% dell'energia mondiale. L'Onu prevede che nel 2100 ci sia 1 miliardo nelle Americhe, 1 in Europa, 4 in Africa e 5 in Asia. Nel 2040 il 60% dei consumatori di livello 4 sarà fuori dall'occidente industrializzato. Le emissioni di CO2 come tante altre cose vanno calcolate pro-capite, ossia divise per la numerosità della popolazione. Le quantità e i tassi raccontano delle cose molto diverse. Tenere conto anche delle tendenze nel tempo.
6 L'istinto della generalizzazione
L'istinto della generalizzazione può distorcere la nostra visione della realtà e indurre a unire nello stesso gruppo elementi molto diversi. Lo stereotipo è una rappresentazione della realtà basata su una generalizzazione distorta. Impedisce la comprensione. Ad esempio, una generalizzazione proviene anche dall'istinto alla polarizzazione che ci conduce a separare il mondo in Paesi sviluppati e in Paesi in via di sviluppo, senza considerare i diversi livelli di reddito.
NB Ricorda che nel 2040 le persone di livello 3 passeranno da 2 a 4 miliardi. Vedi dollarstreet.org le immagini... da cui si evince che il principale fattore in grado di condizionare lo stile di vita è rappresentato dal reddito, non dalla cultura, la religione o il Paese di residenza. Vedi lo spazzolino da denti ai diversi livelli, le latrine, la cucina...
Ai livelli 2 e 3 in tutto il mondo le case hanno il primo piano costruito a metà. E' la soluzione a 2 problemi: il deposito sicuro dei risparmi e la protezione dall'inflazione (tramite i mattoni cementati).
Contro le generalizzazioni:
-cercare le differenze all'interno di un gruppo;
-cercare le differenze tra i gruppi, così come le analogie.
Ad esempio, gli stili di vita si assomigliano in tutto il mondo all'interno dello stesso livello di reddito NDR sottolineare come sia il reddito a influenzare gli stili di vita, non servano tanto le nozioni o le esortazioni a modificarli...non una strategia individuale, ma di popolazione e rivolta a migliorare la distribuzione del reddito
Diffidiamo del termine maggioranza: può significare sia il 99% che il 51%. Diffidate degli esempi vividi!
7 L'istinto del destino
Molti fenomeni sembrano immutabili solo perché i cambiamenti si verificano lentamente. Ma i cambiamenti, anche piccoli e lenti, si accumulano e ne provocano di grandi. Un incremento dell'1% annuo significa il raddoppio in 70 anni, del 2% in 35 anni, del 3% in 24 anni...
I cambiamenti culturali e sociali tendono a comparire troppo lentamente per fare notizia. L'istinto del destino significa pensare che le cose restino come sono per ragioni ineluttabili. E' necessario, perciò, aggiornare le nostre conoscenze: ad esempio, su grado di istruzione, reddito pro-capite, tasso di fecondità... Lo stesso istinto per cui, ad esempio, abbiamo delle idee sbagliate sull'Africa, ci conduce ad avere idee eccessivamente ottimistiche sull'Europa e sull'Occidente e sulla loro capacità di ripresa economica.
Un esempio di trasformazione culturale: negli anni 60 l'aborto era illegale in Svezia. Si andava ad abortire in Polonia. A distanza di poco tempo è stato legalizzato in Svezia e proibito in Polonia. Altro esempio è su come siano cambiate le opinioni sulla omosessualità.
8 L'istinto della prospettiva singola
Si tende a semplificare il mondo, a esaminarlo secondo una prospettiva singola. Spesso lo si fa per ragioni ideologiche o per motivi di ordine professionale (se abbiamo confidenza con certi saperi e abilità particolari tendiamo a utilizzarle anche al di fuori del loro campo di applicazione appropriato). Come conseguenza di queste semplificazioni tutti i problemi hanno un'unica causa, qualcosa cui dobbiamo essere sempre contrari. E tutti i problemi hanno un'unica soluzione, qualcosa cui dobbiamo essere sempre favorevoli. Essere sempre favorevoli o sempre contrari a una determinata idea finisce per renderci ciechi di fronte a dati e informazioni che non siano conformi con la nostra prospettiva.
I numeri servono per descrivere e analizzare il mondo, ma non bastano da soli. Il Pil da solo non basta, può misurare la crescita economica, ma il fine dello sviluppo è aumentare la libertà, l'istruzione, la salute, la gioia di vivere. Non ha senso focalizzare gli interventi su una data malattia se poi si perdono di vista tutte le altre. Allargare la prospettiva! Per migliorare la sopravvivenza delle partorienti occorre migliorare i trasporti verso l'ospedale più vicino (in certi paesi). Per l'apprendimento degli scolari la cosa più importante potrebbe essere la disponibilità di energia elettrica in modo da consentire lo studio dopo il tramonto.
Gli Usa sono il Paese + malato tra i Paesi ricchi (spesa sanitaria pro-capite 9400 $); Cuba è il Paese più sano tra i Paesi poveri e il più povero tra i Paesi sani. Rispetto agli Usa 39 Paesi hanno un'aspettativa di vita più lunga.
Tutto il male non sta nel libero mercato e neppure tutto il bene. Tutto il bene non sta in un governo che pianifica tutto centralmente. Occorre trovare il giusto equilibrio tra regolamentazione e libertà.
La democrazia liberale, come forma di governo, non assicura crescita economica, miglioramenti di salute, pace, progresso sociale. E' un fine in sé, un valore. Se la intendiamo come strumento non garantisce il raggiungimento di altri obbiettivi cui aspiriamo. Non esiste un unico elemento il cui miglioramento garantisce quello di tutti gli altri: non il Pil, non la mortalità infantile, non la libertà individuale (come negli Usa), non la democrazia.
Ndr ricordiamoci degli approcci multipli di fronte ai problemi complessi. Accettare la complessità e combinare le idee scendendo a compromessi.
9 L'istinto dell'accusa
E' l'istinto della ricerca di un colpevole, del capro espiatorio. Spesso incolpiamo Big pharma di chissà qiali atrocità. Per le multinazionali farmaceutiche bisognerebbe prendersela con gli azionisti che nominano i membri del consiglio di amministrazione. Ma gli azionisti sono soprattutto, data la stabilità del valore azionario, i fondi pensione. Come al solito, si tratta di resistere all'istinto della semplificazione, della prospettiva parziale. Delle morti in mare sono responsabili gli scafisti? Il consiglio europeo emanò nel 2001, una direttiva,che stabiliva che le compagnie marittime e aeree che avessero introdotto in Europa emigrati clandestini dovevano sobbarcarsi tutti i costi del reimpatrio nel loro Paese d'origine. Questo, ovviamente non si riferiva ai richiedenti asilo in base alla convenzione di Ginevra. I trattati internazionali erano così, formalmente, rispettati. Ma una hostess non può certo stabilire in 10 secondi se una persona può o non può essere classificata come richiedente asilo: un compito che richiede un lavoro di diversi mesi presso le ambasciate. Le ambasciate, in Paesi come Libia e Turchia, non hanno, però, personale a sufficienza per adempiere alle richieste. Un'altra direttiva dell'UE impone la confisca immediata, all'arrivo, delle imbarcazioni che trasportano i migranti. Perciò nel trasporto ci si avvale di vecchie carcasse o di gommoni. Quindi sono le nostre politiche di immigrazione a provocare l'annegamento dei rifugiati. Le navi delle Ong non fanno che il tentativo di rimediare a questo stato di cose contenendo i rischi e salvando naufraghi su barche affondate o alla deriva.
Non dobbiamo prendere di mira chi ricorre all'aborto. Spesso si tratta di vittime.Rendere illegale l'aborto non diminuisce tanto la sua frequenza, la rende solo più pericolosa. Del successo o insuccesso degli Stati e delle comunità non sono responsabili i loro leader, ma soprattutto le istituzioni, quell'insieme di funzionari, insegnanti, infermieri, medici, vigili del fuoco che lavorano nella rete dei servizi collegati a formare le istituzioni.
Sia benedetta anche la tecnologia! Ma ancora oggi per 5 miliardi di persone il bucato è lavato a mano. C'è bisogno di sviluppo. Siamo noi che non possiamo più vivere come noi, non sono gli altri che non possono pretendere di vivere come noi!
Ndr alla fine degli anni 50 la nostra Maria Mondini lavava ancora il bucato a mano.
10 L'istinto dell'urgenza
L'istinto dell'urgenza viene spesso sfruttato in modo ingannevole da imbonitori e attivisti. "Ora o mai più..." E' pericoloso perché ci costringe a ragionare meno criticamente, a prendere decisioni frettolose e a intervenire avventatamente. Se un tempo poteva essere vantaggioso per via della frequenza di pericoli immediati, oggi, nelle nostre società molto più sicure, di fronte a problemi più complessi, l'istinto può distorcere la nostra interpretazione del reale. Amplifica anche tutti gli altri istinti. Così, accade che un rischio futuro e incerto diventi un rischio immediato e sicuro.
Sono meglio le analisi sistematiche, decisioni ben ponderate, azioni incrementali e valutazioni accurate.
Le previsioni sul futuro sono incerte (es. economia e disoccupazione), lo sono meno in ambito demografico, NDR ma poiché le nascite dipendono dalle condizioni economiche, anche qui persiste un certo margine di incertezza.
E' spesso molto opportuno, se un problema è importante, migliorare la raccolta dei dati.
Esistono 5 rischi globali di cui preoccuparsi:
1 pandemia globale: la spagnola diminuì la vita attesa mondiale da 33 a 23 anni
2 crac finanziario (economia sempre meno regolamentata: gli economisti non sono in grado di prevederne lo scoppio nè la fine)
3 la 3' guerra mondiale
4 i cambiamenti climatici
5 la povertà estrema (è un circolo vizioso: la povertà conduce alla guerra civile e la guerra civile alla povertà)
Diffidare delle azioini drastiche! Bisogna sempre chiedersi quali saranno gli effetti collaterali.
La forza o evidenza dei fatti (factfulness) in pratica
La forza dei fatti va applicata nella vita di tutti i giorni.
1 nel campo della formazione: es. medici e infermieri devono esaminare i modelli epidemiologici per ogni livello di reddito.. Promuovere le capacità di pensiero critico.. Educare all'umiltà (essere consapevoli delle possibili distorsioni, sapere di non sapere, essere pronti a cambiare opinione...) e alla curiosità (cercare nuove informazioni vedi dollarstreet.org)
2 economia. Il mercato mondiale nel futuro crescerà soprattutto in Africa e Asia. Oggi in Ghana, Nigeria e Kenia si trovano le migliori opportunità.
3 conoscere i dati che riguardano l'organizzazione in cui lavoriamo
In conclusione, una visione oggettiva della realtà aiuta a orientarsi nella vita. Oltre tutto è rassicurante
nb E' possibile scaricare la carta della salute mondiale e, forse, anche le foto relative alla vita per diversi livelli di reddito medio pro-capite (dollarstreet.org)